A.I.Me (2021 – in corso)
Attraverso l’esibizione ossessiva di un’inespressività maniacale esploro i territori dell’identità e della necessità vitale di essere visti, temi che nei tempi più recenti si sono intrecciati con la paura sociale, l’isolamento, l’alienazione.
andiamoavanti (2016 – in corso)
Ogni anno il 20 ottobre ricordo papà attraverso una sua fotografia.
Tu, nessuno.
Poco di me ricordo
io che a me sempre ho pensato.
Mi scompaio come l’oggetto
troppo a lungo guardato.
Ritornerò a dire
la mia luminosa scomparsa.
(P. C.)
The Striping Project – in corso
L’esperienza dello stare in un luogo, esserne attratti, perdersi nei dettagli, vederlo tutto e nello stesso tempo percepirne l’inafferrabilità.
L’Ultima Madre
Sei quel che rimane della famiglia, ti accompagno e raccolgo i tuoi gesti per conservarli.
Can’t stop the rain – 2015
Le ultime giornate di papà.
Forme della città – 2011-2013
Per cogliere le linee parallele, per allenarsi a vedere i pieni e i vuoti, le texture. Io cerco le forme nella città.
Per indagare il mondo come forma, consistenze, materiali.
E colori forti e colori pastello, angoli acuti e spigoli e circonferenze accoglienti e segmenti irregolari e imprevedibili.
L’uomo costruisce la sua realtà e la luce interviene e io ne (s)compongo i dettagli.
Domandandomi se non sia tra le rughe del visibile che si nasconde la verità.
F.Z. Assente – 2013
Se anch’io fossi simile a loro, se anch’io avessi cessato di esistere, se, sotto la mia maschera, non vi fosse nulla, null’altro che il vuoto?