(2021 – in corso)

Gioco con l’esibizione ossessiva di un’inespressività maniacale ed esploro i territori dell’identità e della necessità vitale di essere visti, temi che nei tempi più recenti si sono intrecciati con la paura sociale, l’isolamento, l’alienazione.

Problemi che derivano e sono esacerbati dal materialismo e dalla progressiva scomparsa del rapporto con il Sacro.

Da quale direzione e da quali canali arriverà il prossimo pericolo da cui dovrò imparare a difendermi per sopravvivere?
L’impotenza e il disagio che derivano da questa instabilità arriva a mettere a rischio la salute mentale di individui che prima del 2020 si ritenevano equilibrati.

L’insicurezza ontologica è qualcosa con cui faccio i conti quotidianamente: creo diversi “io” a seconda delle persone con cui mi sto rapportando e la presenza nella dimensione virtuale, completamente scissa e spesso contrapposta al “mondo reale”, modella la mia esposizione in base a “quello che funziona”.
Bisogna: esserci a prescindere, “metterci la faccia”, mostrarmi.
Tutto seguendo logiche meccaniche di efficacia ed efficienza (l’algoritmo), ma noi non siamo macchine.

Le A.I. ormai fanno in modo automatico quello che per l’uomo è fonte di fatica ed errore.

Se le azioni dell’uomo sono costantemente valutate secondo una griglia di valori orientata all’efficacia e all’efficienza perché mantenere il primato dell’essere umano se c’è qualcosa che ha un rating o una performatività superiore?

L’essere umano ha sempre teso al Sacro, cioè alla trascendenza, qualcosa che gli stava “sopra” e che “lo superava”. Qual è l’alternativa al Sacro che non guida più le azioni umane?
In un certo senso potremmo trovare anche nelle A.I. l’elemento della “superiorità”, in questo senso potremmo interpretarle come una nuova manifestazione del Sacro, perché sono percepite come trascendenti, sono più potenti e per la maggior parte degli individui impalpabili, invisibili.

Con la rivoluzione scientifica l’Umano è stato sostituito al Sacro, con la rivoluzione digitale l’Intelligenza Artificiale si sostituirà all’Umano? L’intelligenza artificiale è quindi forse il Nuovo Sacro?